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I sessant'anni della Costituzione
nelle scuole monzesi
Rosella Stucchi


Quattro premi meritati sono stati consegnati venerdì mattina al teatro Villoresi in occasione del concorso “Analizza e commenta un articolo della Costituzione italiana che ne esalti l'attualità”, bandito dall'amministrazione comunale nelle scuole di ogni ordine e grado.

500 euro alla V-E della scuola elementare S.Alessandro per l'elaborato “Pensieri in libertà, analisi a più voci dell'importanza dell'articolo 3 della Costituzione” a cui i bambini sono arrivati dopo aver meditato sulle tragedie della discriminazione attraverso il film su Anna Frank e le poesie dei bambini di Terezin.

500 euro alla
II-H della scuola media Ardigò per l'elaborato “Tre articoli della Costituzione: 1, 3 e 11”. I ragazzi sono arrivati all'analisi dopo l'esperienza di un viaggio ad Assisi per la Marcia della pace ed il gemellaggio con una classe di Fano, esprimendo anche una ottima capacità grafica e creativa. Basandosi anche sulla “Dichiarazione dei diritti” hanno ideato il gioco ”non giochiamo con i diritti umani”.

300 euro al “Centro di aggregazione giovanile A. Vita” per l'elaborato “CostiTUzIOne: è per NOI”. L'analisi è stata svolta dopo la visita al campo di sterminio di Dachau che ha coinvolto particolarmente i ragazzi.

500 euro alle classi
II-C e II-H del Liceo classico Zucchi per l'elaborato “Portati bene. I primi sessant'anni della Costituzione italiana”: I ragazzi hanno analizzato in profondità diversi articoli e con senso critico e progettuale individuale hanno espresso suggerimenti sul come completarli secondo i nuovi problemi e le nuove esigenze. Hanno messo infine a confronto la nostra Costituzione con quelle di altre nazioni.

Un grande plauso a tutti i ragazzi ma l'importanza dell'anniversario avrebbe dovuto richiamare una partecipazione più ampia dei futuri cittadini monzesi.

Impegno corale invece di tutta la scuola elementare Volta che giovedì pomeriggio, sempre al teatro Villoresi strapieno di genitori e nonni, ha presentato lo spettacolo di fine anno che coinvolge tutte le classi. E' sempre uno spettacolo di grande qualità ma quest'anno, con il titolo “Alla riscoperta del tesoro nascosto: la mia storia, la nostra storia” e la Costituzione come cardine, ha superato ogni paragone.
L'analisi, articolata e profonda, partiva dai ricordi di due bisnonni e riguardava i tempi bui della mancanza di libertà, della povertà, della guerra, per arrivare alla conquista della democrazia attraverso la Costituzione e passare in rassegna i problemi attuali come il lavoro precario e i danni all'ambiente.

Ogni classe presentava un quadro riferito ad un argomento, sfruttando anche giochi, abbigliamento, canzoni e balli dell'epoca. Ammirevoli le scene sui giochi e la scuola del periodo fascista, il balletto dei panini neri e dei panini bianchi, il discorso sul lavoro minorile e la guerra vista dai rifugi antiaerei.
Poi la Costituzione, “scritta da un gruppo di saggi”, che ha dato il voto anche alle donne.
Gli articoli su lavoro, salute, scuola, diritti e doveri sono stati illustrati da brevi poesie e una citazione dei “nonni coraggio che hanno lottato per farci un omaggio”.
A questo punto la comparsa di una grande bandiera e il canto dell'inno nazionale hanno coinvolto tutto il pubblico che è scattato in piedi, sindaco e assessori per primi.

Si è poi passati all'indicazione dei principi della Costituzione non sempre attuati: ecco la difficoltà di trovare lavoro illustrata da un boogie woogie scatenato, l'emigrazione da un tango con scialli neri e rosa in bocca, ma anche il progresso con un twist sull'aria di “24000 baci”. L'arrivo di biro, lavatrice, frigorifero, televisore è stato festeggiato con un balletto di questi oggetti. E poi, dopo il quadro delle donne finalmente libere di realizzarsi, che agitavano fazzoletti bianchi, la scena dei danni all'ambiente con alberi aggrediti dalle auto, carrozzine minacciate dalle motociclette e la conclusione ottimistica che “la natura vincerà sempre”. Un altro quadro era sulla frenesia degli anni '90: “gli adulti corrono sempre, a volte non riflettono”. Ed infine due scene sui “belli ma vuoti”, con una sfilata di moda, e i “brutti ma buoni” rappresentati da tanti Shrek . Poi tutti i bambini, tutti bravissimi, come pure le maestre, sul palco a cantare nell'entusiasmo generale.

Molti avrebbero voluto che lo spettacolo venisse ripetuto per la cittadinanza, ma l'anno scolastico è agli sgoccioli, i teatri occupati e purtroppo non sarà possibile.

Per i diciottenni venerdì si è ripetuta la significativa iniziativa “Effetto diciotto”, ideata dalla giunta Faglia sei anni fa, con la consegna della Costituzione ai neo maggiorenni.
Negli anni passati, dopo la rappresentazione vivace e creativa dei primi diciotto anni di vita e degli ultimi diciotto anni della storia del mondo fatta dal professor Raffaele Mantegazza, si sono avvicendati personaggi come Claudio Bisio, Morgan, Lella Costa, Ottavia Piccolo, Gherardo Colombo.
Quest'anno il ruolo è stato svolto dal preside-attore Guido Garlati accompagnato da due giocatori della nazionale italiana di rugby.

Rosella Stucchi


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  2 giugno 2008